Un progetto… canino

Un progetto… canino

Un laboratorio che ha riscosso molto successo e simpatia: quello di educazione cinofila! Eccolo raccontato da due classi della secondaria, in due interventi separati, con tante buone regole per imparare a conoscere i nostri amici quattrozampe.

laboratorio_cinofiloCani. Tutti noi sappiamo di che animali si tratta, ma… Siete sicuri di sapere tutto su di loro?
Se la risposta è NO, il progetto “CONOSCIAMO IL CANE” fa per voi!
La nostra classe (1 H della succursale di via Casotti) e la 2 G, infatti, l’hanno già sperimentato: abbiamo avuto due incontri con un’esperta. Il primo era basato sulla teoria, ovvero sulle informazioni relative alla storia del cane domestico (nel Neolitico il lupo, dopo essere entrato in contatto con l’uomo, cominciò ad accettare cibo da lui e, in cambio, l’uomo iniziò a ricevere dal lupo una buona protezione notturna).
L’esperta ci ha anche illustrato i comportamenti dei cani e ci ha spiegato come dobbiamo interagire con loro. Sono stati forniti consigli e regole per tenere in buona salute, fisica e psicologica, il nostro cane.

Il secondo incontro, invece, è stato pratico, infatti sono stati utilizzati tre cani-tutor: Kenia (un meticcio), Jenny (un segugio) e Kira (un labrador), che alla fine delle dimostrazioni più “serie” ci hanno mostrato divertenti giochi e spettacolini.
Noi abbiamo potuto interagire con questi tre cani. Ci è stato spiegato come si devono tenere al guinzaglio e quali giochi bisogna fare per sviluppare le loro abilità.

Questo progetto è stato utile sia a chi ha già dei cani, sia a chi ne ha paura e non sa come avvicinarsi a loro.
Speriamo che chiunque possa adottare, prima o poi, uno di questi meravigliosi animali che magari è stato abbandonato.

Simone P., Camilla T., Michele O., classe 1 H, scuola secondaria Durazzo, succursale via Casotti


La classe II G ha partecipato al laboratorio didattico “Conosciamo il Cane”, organizzato dalla prof.ssa Scimone e costituito da due lezioni, una teorica e una pratica. Il 23 aprile 2015 nell’aula LIM l’educatrice cinofila Silvia Sturla ci ha parlato dei diritti del cane, del suo comportamento e del suo modo di comunicare, di come va accudito e di quali sono i diritti che dobbiamo riconoscergli.

SOCIALIZZARE CON I SIMILI / LASCIARLO LIBERO DI SCEGLIERE – Innanzitutto il cane deve avere il diritto di socializzare poiché ciò lo aiuta psicologicamente. Allo stesso tempo, se al cane non piace socializzare, il padrone non deve costringerlo.

LASCIARLO LIBERO – I cani non devono essere tenuti chiusi in casa, nel caso in cui si abbia un giardino bisogna poterli far uscire liberamente, far loro fare quello che vogliono e soprattutto quando vogliono, in caso contrario, bisogna portarli in posti all’aperto dove è consentito tenerli liberi e far loro fare quello che amano.

RISERVARGLI UNO SPAZIO SICURO – Anche il cane deve avere uno spazio suo dove nessuno lo può disturbare. Questo luogo può essere una stanzetta o una cuccia, basta che sia lontano dalla confusione della casa. Poniamo il caso che la cuccia del cane sia vicino a una finestra: esso sentirà tutti i rumori provenienti dall’esterno, quali aerei o uccelli, in altre parole sarà agitato, riposerà male e mostrerà evidenti segni di stress.

PASSARE DEL TEMPO CON IL PADRONE – Per un cane è fondamentale passare del tempo con il proprio padrone per non sentirsi escluso. Questo perché il cane è un animale, che, se libero, vivrebbe in branco e quindi i padrone è il suo branco con cui deve passare del tempo.

FARGLI FARE ATTIVITA’ FISICA – Per un cane (come per gli uomini) è fondamentale fare attività fisica, come passeggiate o anche solo giochi come “prendi il bastone”. Il cane deve uscire almeno tre volte al giorno (un totale minimo di due ore) anche se si ha il giardino, non tanto per fare i bisogni, ma soprattutto per fargli “cambiare aria” e per fargli fare attività o giochi.

RISPETTARE LA SUA NATURA – I cani non sono mai stati animali schizzinosi, si rotolano nel fango o addirittura nel letame! Certo non è piacevolissimo ma, se prendi un cane, lo devi rispettare e accettare per quello che è e che fa. Non come le persone che addirittura truccano i cani per stupidi concorsi di bellezza o, se sono sporchi, prima di farli entrare in casa li puliscono. Anche quando annusano gli altri cani o la loro pipì non vanno strattonati via o sgridati, ma vanno rispettati.

STIMOLARLO MENTALMENTE – Potrà sembrare strano, ma il padrone deve parlare con il suo cane per fargli notare che lui è importante. Un consiglio? Quando torni da casa, lui ti viene incontro e ti abbaia digli: “Ciao, come va? Stai bene?”. Un cane deve essere lodato per sentirsi amato e apprezzato. In altre parole è importante complimentarsi con lui quando agisce in modo corretto, perché se lui non si accorge che tu sei felice per questi suoi “traguardi” non prova più gusto a raggiungerli.

DARGLI FIDUCIA – Come i ciechi si affidano completamente al proprio cane guida, il padrone deve potersi fidare del proprio cane in situazioni quotidiane o anche in situazioni difficili: se il padrone ha fiducia nel cane, lui si sente più sicuro di sé.

NUTRIRLO CORRETTAMENTE – E’ fondamentale che il cane mangi tre volte al giorno, non di più non di meno (fatta eccezione per i cuccioli). Il cane non deve mangiare solo crocchette ma la sua alimentazione deve essere piuttosto variata: può mangiare pasta senza amido (sciacquata sotto l’acqua) o pezzi di carne… Una volta che il cane ha smesso di mangiare, il cibo va tolto dalla ciotola altrimenti lui dopo un po’ torna, mangia qualcosa, esce, poi rientra, rimangia qualcosa e così via, in altre parole si abitua a nutrirsi in modo irregolare. L’esatto contrario va fatto con l’acqua la cui ciotola deve essere sempre piena.

NON FARLO SENTIRE A DISAGIO – Il cane non deve sentirsi a disagio in un posto o con qualcuno, pertanto se al cane non piace stare con gli altri cani non va forzato a socializzare perché si sentirebbe a disagio e starebbe male psicologicamente; medesima cosa per i luoghi, nel caso non gli piaccia andare al parco (cosa quasi impossibile per un cane) non va portato al parco. Se si sente a disagio con degli ospiti deve avere un luogo in cui ritirarsi.

Abbiamo apprezzato la lezione e abbiamo imparato molti concetti importanti per migliorare l’approccio con i nostri cani o con quelli di altri, per comprendere alcuni segnali usati dal cane per comunicare emozioni e per assicurare al nostro amico a quattro zampe tutto ciò di cui ha bisogno.

Il giorno 7 maggio 2015, la classe ha partecipato alla lezione pratica che si è tenuta nel cortile della nostra scuola. Era nuovamente presente Silvia questa volta insieme a due volontarie dell’associazione Animal Angels: Cristina e Jessica con le tre adorabili cagnette: Jenny, dolcissima e sensibile segugio abbandonata da un cacciatore e di conseguenza più timorosa rispetto a Kira, docile e fedele labrador nera e Kenia, trovata in Sicilia da cucciola. Silvia ha spiegato ai ragazzi come portare il proprio cane a passeggio e quali gesti e strumenti usare per far sentire l’animale a proprio agio con il padrone: la legge prevede cha la lunghezza del guinzaglio sia di 1,5 m, ma ai cani dalla grande statura è concessa una lunghezza maggiore. Molto importante è l’uso della pettorina ad H e molto sconveniente l’utilizzo del collare. Quando il cane tira, il collare tende a far pressione sul collo dell’animale e potrebbe creargli problemi di salute e comportamentali.
Alla fine dell’incontro, le tre simpatiche cagnette si sono esibite insieme alle educatrici cinofile eseguendo alcuni esercizi.
In particolare hanno dato la zampa, fatto l’orsetto (sedendosi e alzando entrambe le zampe anteriori), salutato alzando la zampa e muovendola in segno di saluto.
Ci hanno poi intrattenuto con esercizi in cui esibivano la loro capacità di trovare oggetti nascosti grazie al loro fiuto.
L’incontro si è concluso con una scenetta preparata da Cristina e Kira che consisteva nel preparare un bagnetto (ovviamente finto) con vasca, spugna e bottiglia di shampoo. Kira è stata abilissima nel recuperare tutti gli oggetti necessari, ma in quanto labrador (cane notoriamente amante dell’acqua) avrebbe preferito che la vaschetta fosse piena.
Questo laboratorio didattico è stato molto “curioso” e divertente; unico appunto: ci aspettavamo un po’ più di coinvolgimento nella lezione pratica, ma il tempo era limitato e noi numerosi; per il resto lo abbiamo trovato bellissimo, le educatrici erano molto bene organizzate e i cani bravissimi.
Il nostro giudizio finale è positivo: l’esperienza è stata utile e interessante perché abbiamo imparato molte cose sui cani e divertente grazie alla parte pratica. Sicuramente da ripetere con approfondimenti e da proporre ad altre classi.

Pietro S., Hana D., classe 2G, scuola secondaria Durazzo, succursale via Casotti

 

“Non esiste patto che non si sia spezzato,
non esiste fedeltà che non sia stata tradita,
all’infuori di quella di un cane veramente fedele”
(Konrad Lorenz)

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redazioneminiscoop@gmail.com
1 Comment
  • Serain Federico
    Posted at 11:21h, 08 Settembre Rispondi

    Questo articolo mi è piaciuto molto ed è stato molto interessante. Userò i vostri consigli con il mio cane

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