Buon Natale ai compagni di Kinshasa

Buon Natale ai compagni di Kinshasa

Finalmente sono arrivate le lettere dai nostri compagni della scuola “Maman Gina Kumbi Kumbi” di Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo.

L’anno scorso avevamo iniziato un gemellaggio tra il nostro Istituto Comprensivo e la scuola africana.

img_0095-800x600
A maggio ognuno di noi aveva scritto una lettera a un bambino o una bambina di quella scuola e le avevamo spedite, insieme a dei disegni, con un pacco, dalla Posta.
Poi un sabato, durante una festa dell’Associazione Mabota, abbiamo fatto un collegamento Skype con una classe della scuola di Kinshasa: ci siamo visti direttamente, e con l’aiuto di un interprete congolese ci siamo scambiati domande, risposte e saluti.

img_7588-800x600
A settembre speravamo di trovare le risposte alle nostre lettere. Ci siamo rimasti un po’ male quando la maestra ci ha detto che non aveva nessuna notizia, però non sapevamo quando loro avrebbero ricominciato ad andare a scuola, così abbiamo continuato a sperare.
Poi finalmente a ottobre sono arrivate 14 lettere, via e-mail.
Il problema era che erano scritte in francese.
Allora la nostra maestra ha chiesto aiuto alla professoressa di francese Melanie Desbois che le ha fatte tradurre ai suoi studenti della II A, della scuola Durazzo.
Grazie ai nostri compagni della Scuola Secondaria di Primo Grado, finalmente abbiamo avuto le nostre lettere in italiano.
Abbiamo scoperto che ci hanno risposto i ragazzi congolesi delle medie ed erano molto contenti delle nostre lettere.
Ci hanno raccontato che vanno a scuola sei giorni alla settimana, per cinque ore al giorno. Alcuni dicono che vanno a scuola alla mattina e altri al pomeriggio, quindi abbiamo capito che fanno i doppi turni.
Hanno scritto tutti che i loro insegnanti sono eccellenti, gentili e molto intelligenti.
Studiano francese ed inglese e le materie che preferiscono ci sembrano uguali alle nostre: storia, geografia, scienze e matematica.
A scuola non hanno la mensa e neanche un giardino, ma un piccolo spazio con un’altalena e spesso, a ricreazione, giocano a calcio con una palla fatta di carta.
Non hanno neanche un’aula di informatica, che desidererebbero tanto. Alcuni amano leggere, ma scrivono che hanno pochi libri.
Anche a loro piace fare delle gite, per esempio sono andati allo zoo.
Quasi tutti i ragazzi amano lo sport, alcuni passano il tempo libero con i videogiochi e guardano i cartoni alla TV, altri non possiedono giochi ma si divertono lo stesso con i loro amici.
Hanno delle famiglie molto numerose, infatti quasi tutti hanno quattro o cinque fratelli o sorelle.
Certi bambini vivono con i nonni perché i genitori lavorano in altri stati, per esempio nelle miniere di diamanti dell’Angola.
Abbiamo anche capito che sono molto religiosi perché certe lettere finiscono con frasi del tipo: “Che Dio benedica la scuola Da Verrazzano” oppure “Dio benedica voi e le vostre famiglie”.

img_0100-800x600A dicembre abbiamo preparato delle letterine di risposta: oltre a rispondere alle loro domande gli abbiamo descritto come festeggiamo noi il Natale e gli abbiamo chiesto come lo festeggiano loro. Poi abbiamo fatto dei disegni natalizi e gli abbiamo scritto gli auguri in inglese.

img_0101-800x600

Alla fine alcuni genitori ci hanno tradotto le lettere in francese e le abbiamo spedite con la posta elettronica.
Speriamo di ricevere presto le loro risposte. Appena arriveranno vi informeremo.

Lucia, Simone, Benedetta, Vittoria; classe 4, scuola primaria Da Verrazzano

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
4 Comments
  • Melanie
    Posted at 08:57h, 23 Gennaio Rispondi

    E’ una bella esperienza, scoprire le differenze tra i popoli ma rendersi conto che non impediscono mai l’amicizia… con questo gemellaggio e scambio di lettere, state costruendo un ponte tra di voi, in un mondo dove gli adulti preferiscono costruire dei muri! Continuate a darci notizie, grazie!

  • Roberta
    Posted at 15:37h, 23 Gennaio Rispondi

    Anche i miei figli scrivevano a due ragazzini adottati a distanza in Mozambico. Ogni volta che arrivavano le lettere era una festa, una sorpresa!
    Quello che noi, che abitiamo nella parte “fortunata” del mondo, diamo per scontato, non lo è affatto in altri luoghi della Terra.
    Scambiarsi lettere aiuta a conoscersi e a prendere coscienza delle differenze.
    Grazie per il vostro lavoro.

  • filippo nostro manfredi 5
    Posted at 14:41h, 25 Gennaio Rispondi

    Mi piace molto l’idea che due popoli molto lontani si possano conoscere anche se parlano un’altra lingua: è molto bello il lavoro che avete fatto.

  • Vale.pap
    Posted at 22:15h, 02 Aprile Rispondi

    È bellissimo fare il gemellaggio con Kinshasa: ha ragione MELANIE .
    È bellissimo mandare lettere ai bambini dell’Africa😍😍😍😍😍😍

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.