L’Inferno… aggiornato – parte prima

L’Inferno… aggiornato – parte prima

Dante Alighieri ti accompagna in un viaggio all’Inferno: è sicuramente un inferno aggiornato. Racconta la tua esperienza.

Non so neanch’io come ho fatto ad entrarci, eppure ero lì, perso nella selva oscura, una distesa di corpi morti in decomposizione che erano disseminati sul terreno. Ad un certo punto mi trovai davanti ad una figura familiare: Dante Alighieri. Era lui la mia guida, mi avrebbe aiutato a superare quel macabro posto.
Entrammo nella “Palude degli Asociali” dove c’erano le anime costrette a vivere guardando il cellulare incollato alle mani. Erano coloro che nella vita non avevano mai aiutato la società, ma l’avevano indebolita. Lì ho visto Fabio Rovazzi che cantava “Tutto molto inquietante”, il suo nuovo singolo infernale.

Dante Alighieri, per farmi strada, usava “Google Maps dell’Inferno” creato da Bill “Caronte” Gates che navigava sulla rete dell’Acheronte wi-fi.

Camminammo per diversi giorni e giungemmo così nel “Fosso dei Dittatori”, dove Hitler viveva rinchiuso in una stanza buia tormentato da spiriti di ebrei. Accanto al dittatore austriaco c’era Benito Mussolini che era costretto a mettere like ai post di Hitler per l’eternità. Giù all’Inferno era chiamato “zio” Benito poiché voleva bene a tutti.

Proseguimmo il viaggio; attraversai il “Fiume degli Ingordi” dove vi erano le anime rinchiuse in un ovetto Kinder, costrette a mangiarlo, mangiarlo e rimangiarlo.
Dante Alighieri non parlava, ma comunicava con me tramite WhatsApp. Entrammo così nella cosiddetta Città di Dite dove vidi Martin Lutero che continuava a protestare, ma i diavoli gli chiudevano la bocca. A furia di vivere tutta quell’oscurità mi sentivo come una di quelle anime cupe.

Mi venne in mente il Limbo, un gioco molto bello. Consiste nel passare sotto ad un’asta posizionata orizzontalmente. Proprio così, giocammo al Limbo.

Dopo qualche giorno arrivammo nel “Pozzo degli Schiavizzatori”, coloro che nella vita terrena avevano oppresso popoli, culture, civiltà. Lì vidi Hernan Cortes, il conquistadore spagnolo che schiavizzò e derubò gli Aztechi, e Francisco Pizarro che fece la stessa cosa con gli Inca. Questi due personaggi li ricordai perché li avevo studiati in storia.

Superai tutte le bolge e c’era un chiasso inimmaginabile, tutti che tifavano in questa specie di campo da calcio dove i diavoli giocavano con le teste delle anime morte sgozzate.

Successivamente entrai nella prima zona; era come una grande autostrada dove tutte le strade portavano allo stesso punto. Lì c’erano i pigri perché, dato che nella vita non facevano mai strada, erano costretti a camminare per sempre.

La seconda zona era quella dei rompiscatole, coloro che non ti lasciano mai stare, e, beh, anche loro sono peccatori.

La terza zona era quella degli stressatori. Lì riconobbi le voci degli addetti ai call center che ti chiamano anche il 25 Dicembre.

Arrivai così alla quarta ed ultima zona: quella dei bugiardi. Al primo posto vidi tutti i genitori che ti dicevano: “Se stai bravo ti compro l’Iphone”. Sappiamo tutti che è un piccolo ricatto per farti stare bravo. Al secondo posto vidi i genitori che ti promettevano: “Babbo Natale viene con le renne e la slitta; scende dal camino; ti porta i regali; e mangia i biscotti e il latte”, ma sappiamo ormai che sono tutte menzogne. Al terzo posto metto le compagnie telefoniche. Per esempio, ti propongono una tariffa vantaggiosa e poi ti addebitano così tanti soldi che non devono più pagare i call center.

Dette queste cose, passiamo all’incontro con Lucifero ovvero Satana.
Ma siamo sicuri che sia così come lo pensiamo? Lucifero è solo il proprietario di questa grande azienda, una macchina perfetta: l’Inferno. Dante ed io abbiamo visitato tutto l’Inferno, no, anzi, l’Inferno 2.0.

Francesco A., classe 2D, Scuola Durazzo

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
2 Comments
  • Cristina
    Posted at 08:19h, 26 Aprile Rispondi

    Finirò all’inferno, dunque, per quella storia di Babbo Natale, ma avrò la fortuna di conoscere i tuoi e farò loro i complimenti per aver messo al mondo un figlio tanto simpatico… e tanto sgamato!
    Grazie Francesco per questa rivisitazione classica davvero esilarante.

  • Roberta
    Posted at 07:38h, 27 Aprile Rispondi

    Davvero bravissimo! Complimenti! Molto originale e spiritoso

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