Racconti dal Festival

Racconti dal Festival

Venerdì 27 ottobre la classe III H della scuola Durazzo, insieme alle professoresse Schelotto e Galleano, si è recata al festival della scienza. Alcuni alunni, dopo aver provato cosa vuol dire essere dei veri scienziati in erba, hanno deciso di trasformarsi anche in reporter e ci hanno raccontato la loro giornata ricca di scienza. Ecco l’interessante esperienza.

Siamo partiti da scuola alle 7.50 e siamo arrivati al Palazzo Ducale alle 9, dopo aver preso gli autobus 15 e 17/.  Abbiamo assistito a tre laboratori, ciascuno dei quali è durato circa un’ora.

Durante il primo, due ragazzi, Anna ed Alessandro, ci hanno mostrato il viaggio della luce attraverso le fibre ottiche, fili di vetro, specchiati all’interno e rivestiti da strati di gomma. Attraverso il cammino della luce nelle fibre ottiche avviene la comunicare dei segnali. Per capire meglio questo meccanismo, Anna ed Alessandro ci hanno insegnato a trasmettere messaggi in codice, partecipando ad alcuni giochi inventati da loro.

Nel secondo laboratorio gli animatori del festival ci hanno spiegato cosa sono i neutrini e i raggi cosmici, particelle provenienti dallo spazio: al di fuori dell’atmosfera ce ne sono tantissimi ma non tutti riesco a raggiungere la terra perché  il viaggio che devono compiere è, infatti, molto lungo.

Queste particelle si muovono, tuttavia, ad una velocità simile a quella della luce, e per questo motivo è come se la loro vita durasse molto più a lungo di quanto durerebbe se si muovessero, come noi, sulla terra.

I raggi cosmici sono dappertutto intorno a noi, anche se sono invisibili ad occhio nudo. Per poterli vedere e contare ci hanno fatto passare sotto una “doccia”: ogni dieci raggi cosmici rivelati (contati) sul nostro corpo si illuminava una piccola lampadina, facendoci capire anche da dove provenivano.  Dopo, gli animatori ci hanno mostrato dei modelli, in piccole dimensioni, degli strumenti usati per rivelarli e studiarli, due operazioni molto importanti da svolgere perché i raggi cosmici possono fornire informazioni sullo spazio, il loro luogo di provenienza.

Nel terzo laboratorio un ragazzo ci ha mostrato come la matematica e l’arte si possano fondere, rappresentando equazioni in disegni, sia in 2D che in 3D. Su uno schermo, con un programma chiamato “Surfer”, ci ha insegnato a modificare i disegni cambiando le equazioni e ha associato la musica alla matematica con dei giochi.

Infine, ha unito la luce alla geografia facendoci osservare l’ombra dei mappamondi e di altre sfere sul muro.

È stata un’esperienza molto istruttiva, utile e nello stesso tempo divertente e interessante. Saremmo molto  felici se in futuro gli insegnanti ci proponessero altre uscite di questo genere.

Ringraziamo la scuola per l’opportunità e le professoresse per la loro presenza e per la pazienza che hanno avuto.

Carolina B., Pietro, Carolina P., classe III H – Scuola Durazzo

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
1 Comment
  • VITTORIA 5 A
    Posted at 10:46h, 08 Dicembre Rispondi

    Un giorno, al Festival della Scienza ci sono andata con i miei genitori; ma non abbiamo fatto i laboratori descritti in questo articolo… forse stiamo parlando di due festival diversi

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