Evenacnaib e i inan 7

7 nani

Evenacnaib e i inan 7

7 nani

Tutto al contrario. Quest’anno non ne va una giusta e neanche il mondo delle fiabe e delle favole si salva. Come per la povera Biancaneve…

Ops! la povera Evenacnaib non sa più che fare per riportare la pace e la tranquillità nel bosco, stravolto da un misterioso contagio!

La 1B Durazzo ha avviato un esperimento letterario che ha dato risultati molto divertenti. Mentre attendiamo tutti la fine di questa strana follia, ecco la famosa fiaba dei fratelli Grimm liberamente rielaborata.

Biancaneve e i sette nani stavano passeggiando nel bosco in un bel pomeriggio di sole lucente, quando all’improvviso il sole si oscurò e non ci fu nemmeno un buchino di luce: sembrava notte fonda.

I nani in quell’attimo divennero strani: Brontolo, che era sempre scorbutico, silenzioso, polemico e antipatico, diventò tutto il contrario. Pisolo non sbatteva più ciglio, non era stanco, correva da destra a sinistra come se avesse bevuto una brocca di caffè. Dotto non riusciva più a trovare gli accordi per far regnare l’armonia e così tutti litigavano. Eolo non starnutiva più: le sue narici si gonfiavano ma… niente! Gongolo, che era spensierato e allegro, si era incupito e non voleva più parlare con nessuno. Persino le sue sopracciglia avevano cambiato colore. Mammolo divenne forte e coraggioso, non aveva più paura di niente. Cucciolo cominciò a parlare, e parlava, parlava, parlava tanto che la sua voce divenne insopportabile.

Intanto il cielo non cambiava colore ed era nero come la pece.

Così Biancaneve andò al castello e fece subito visitare dai dottori di corte i nani, ma i dottori non seppero cosa fare: non sapevano niente di questo improvviso cambiamento. Biancaneve andò da fate, orchi, streghe, maghi, folletti, triplini; viaggiò per tutto il mondo, andò dall’emisfero boreale all’emisfero australe, andò anche dagli dei dell’Olimpo e negli universi paralleli. Provò pozioni, medicine, di tutto e quant’altro, ma tutti non seppero cosa dire e cosa fare: stava accadendo tutto e il contrario di tutto!

Biancaneve stanca tornò nel bosco, si sedette in un grande prato pieno di fiori e si addormentò in un sonno profondo, ma si svegliò confusa da una luce abbagliante: era l’armatura scintillante e luccicante di un cavaliere che impugnava una spada, quella “conficcata nella roccia”!

Il cavaliere infilzò la nube nera, dall’oscurità uscì un raggio di luce che rimise tutto a posto e i nani tornarono normali. Il cielo divenne lucente, l’acqua riprese a scorrere nei fiumi, ai fiori tornarono i colori, l’orologio ricominciò a girare e il tempo a scorrere.

Matteo G. Copello, classe 1B Durazzo

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