L’OMBRICO … chi sarà mai? (Storia N° 3)

L’OMBRICO … chi sarà mai? (Storia N° 3)

Tutto è iniziato da un apostrofo scappato per sbaglio dalla penna di un nostro compagno.
Mentre stavamo lavorando al progetto “La natura ci insegna… il trucco del lombrico”, su un foglio comparve “L’ombrico”.
Chi poteva essere questo strano personaggio?
Abbiamo subito immaginato un mostro,  forse un nemico dei lombrichi.
Ognuno di noi ha provato a descriverlo e a inventare una storia.
Abbiamo scelto Rina la lombrichina come protagonista, e L’Ombrico, il suo antagonista.
Alcuni racconti ci sembravano davvero belli e abbiamo deciso di pubblicarli.
Questo è il terzo.

L’Ombrico il mostro

Rina era una lombrichina veramente bellissima, sembrava una farfalla. Quando poi era felice sembrava che da un momento all’altro dovesse spiccare il volo, come un piccolo aquilotto. Aveva un cuore così dolce che erano tutti suoi amici, ma aveva solo nemico: l’Ombrico. Lui era tutto il contrario di lei: non aveva nessun amico, era un mostro da farsi venire un infarto alla prima vista; aveva dei lunghissimi denti appuntiti proprio come delle sciabole, ed erano anche velenosissimi. Aveva delle ali di drago, sputava fuoco ed aveva un corpo color verde melma, tutto viscido. Aveva una faccia da far vomitare: sembrava una montagnozza di cacca. Era veramente pauroso e aveva un’ombra che sembrava un pipistrello. Indossava sempre abiti stracciati e aveva la forza di tutti gli animali più forti del mondo messi insieme; il suo cibo preferito erano le feci di maiale.
Rina aveva due amici del cuore: Tommy e Annika, stavano sempre insieme e non litigavano mai.
Al centro del loro villaggio sotterraneo c’era la capanna della magia, che conteneva due scettri magici: uno aveva il potere del ghiaccio, l’altro quello del fuoco.
All’interno della foresta dei lombrichi, in superficie, lo stregone Lombricos Magnificus aveva nascosto il medaglione dell’amicizia ma nessuno l’aveva mai ritrovato.
Quando arrivò l’inverno i lombrichi erano nel panico: quella era la stagione migliore per gli attacchi di Ombrico.
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L’unica che rimase serena fu Rina; sapeva che se si fosse agitata, anche i suoi amici l’avrebbero fatto, quindi lei restava sempre calma. Infatti possedeva un carillon dai poteri magici: se uno era agitato, arrabbiato o malvagio la musica lo calmava, lo rallegrava o lo faceva diventare buono.
La lombrichina possedeva anche un braccialetto magico: se gli chiedeva qualcosa lui esaudiva in un lampo qualsiasi desiderio. Se invece un pericolo era vicino incominciava a illuminarsi e a fare scintille.
Rina decise di partire per affrontare L’Ombrico, ma prima chiese al capo del villaggio se poteva prendere anche gli scettri e lui rispose di sì. Così, con i suoi oggetti magici, Rina partì alla ricerca del medaglione dell’amicizia per poter sconfiggere definitivamente l’Ombrico.
Ovviamente con lei andarono Tommy e Annika, pronti per le imprese che li aspettavano.
Il villaggio dei lombrichi era sottoterra, quindi dovettero uscire dal terreno facendo molta attenzione ai pericoli. Loro erano tre lombrichi speciali: ci vedevano, e non erano ciechi!!
Con questa virtù raggiunsero in fretta la foresta, e sempre per quella vista eccezionale trovarono il medaglione dentro la Grotta dei Misteri dove nessuno aveva mai cercato. Dopo un po’ incontrarono Riccetto Porcospillo, un amico di Rina che diede loro un passaggio fino a Valmorta dove c’era la casa di L’Ombrico.
Il mostro era sulla soglia della tana a mangiare il suo piatto preferito: cacca di maiale! Solo a vederlo a Rina venne da vomitare, perché era disgustoso.

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Allora si avvicinò con Tommy e Annika, quando a un certo punto un tronco cadde davanti a loro: era una trappola! Si ritrovarono circondati da fusti, e solo a quel punto Rina si ricordò degli scettri: prese quello del fuoco e bruciò i tronchi, in modo da poter avanzare. A quel punto davanti a loro crebbe e crebbe il fuoco; Rina si ricordò dello scettro del ghiaccio, lo tirò fuori e spense l’incendio, ghiacciandolo. Mentre si avvicinavano sempre più al loro nemico, una miriade di mostri gli bloccò il passaggio: erano infuriati! Tommy disse a Rina: “Il medaglione! Usa il medaglione!”. Rina ci pensò un attimo, prese il medaglione e all’improvviso i mostri diventarono loro amici.
Adesso li aspettavano ancora due prove: in lontananza si vedevano milioni di sanguisughe giganti, e a quella visione Rina prese il braccialetto dei desideri.
I vermi spaventosi li raggiunsero. In quel preciso istante Rina disse: “Per favore braccialetto, fai in modo che le sanguisughe non attacchino!”.
Le sanguisughe si paralizzarono così Tommy, Annika e Rina poterono proseguire. A quel punto si trovarono proprio davanti a L’Ombrico.
Lui li vide e partì all’attacco.
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In quel momento si sentì una dolce melodia: il carillon di Rina si era acceso.
L’Ombrico all’improvviso si sentì calmo, allegro e di spirito buono. Si vergognò molto di quello che stava per fare e con il suo vocione disse: “Scusatemi se sono stato così prepotente ed egoista, ho fatto molto male. Mi vergogno tanto di quello che ho fatto! Ma voi mi scuserete?” “Certo!” disse Rina. “Ognuno merita di essere scusato quando fa qualcosa di male e lo capisce, e grazie al mio carillon tu l’hai capito e quindi ti sei guadagnato la nostra amicizia. Questo è per te”, disse, mostrandogli un anello magico d’oro. “Ha il potere di far apparire ciò che vuoi, e quando vorrai un po’ di compagnia tocca il diamante al centro e noi arriveremo subito.”
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Dopo quell’episodio i lombrichi non furono più maltrattati da Ombrico ma protetti da lui, e così vissero per sempre felici e contenti.

Testo: Alice, Classe 4, scuola primaria Da Verrazzano
Disegni: Martina, Alice, Valentina P.

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
8 Comments
  • Alice
    Posted at 18:53h, 14 Gennaio Rispondi

    è stato bellissimo scrivere questa storia,ed era buffo dover scrivere una storia su un personaggio inventato da noi bambini!

  • SILVIA
    Posted at 12:30h, 15 Gennaio Rispondi

    Alice, è una storia divertente, è un po’ ributtante il piatto preferito da Ombrico però hai sempre idee fantastiche!

  • Alice
    Posted at 13:40h, 22 Gennaio Rispondi

    Grazie, ma in effetti fa schifo anche a me il piatto preferito di Ombrico!

    • SILVIA
      Posted at 17:23h, 03 Aprile Rispondi

      favolosa questa storia!

  • Alice B.
    Posted at 10:28h, 23 Aprile Rispondi

    Ci ho messo molto a scriverla.

  • Sylvia A
    Posted at 11:24h, 16 Settembre Rispondi

    Ed io a ricopiarla al computer… P.S. Non controbattere perché l’ho scritto tutto io! ho scritto 776 parole e 83 righe!

  • Sylvia A
    Posted at 11:25h, 16 Settembre Rispondi

    HO VINTO IL PRIMO PREMIO🥇🏆

  • Alice
    Posted at 09:52h, 29 Gennaio Rispondi

    Non è vero, non l’hai scritta tutta tu!
    Abbiamo fatto un po’ per uno.
    P.S. Quale premio?

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