Giornalisti a scuola: Stop alle bici abbandonate

Giornalisti a scuola: Stop alle bici abbandonate

Ecco il quarto dei sei articoli che la classe I E, della Scuola Durazzo, ha scritto in aula durante il fermo didattico. Buona lettura! Se avete perso gli articoli precedenti, potete ancora andare a leggerli.

A Marassi in Corso Sardegna su una bicicletta legata ad una tubatura su un marciapiede è stato messo un cartello con scritto: “È vietato legare biciclette a qualsiasi arredo urbano (quindi pali, panchine) e/o arrecando intralcio”. È una regola dettata dal Comune di Genova e l’avviso è stato scritto dalla Polizia locale.

Si sono verificati un centinaio di casi di biciclette rimosse perché risultavano un ostacolo.
Ma ora l’Amministrazione sta valutando l’opzione di una modifica al regolamento per rendere più chiara la normativa in materia.
La guerra è stata dichiarata non a chi torna dal lavoro e lascia la bici legata a un palo per poi riprenderla il giorno dopo, ma a chi la abbandona per la strada per molti giorni.

Un operatore confida che ci sarebbero molti altri casi di bici abbandonate di cui la polizia si dovrebbe occupare, quindi servirebbe rendere più chiara la normativa e dedicare più forze a questa attività.
Per chi abbandona le bici per strada le multe vanno dai 25 ai 500 euro ed è possibile pagare in forma ridotta una sanzione di 50 euro.
Quindi se le biciclette sono dimenticate da molto tempo si opta per rimuoverle.

Matteo B. e Tommaso A., classe I E, scuola Durazzo sede

redazioneminiscoop
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