I cinque malfatti

I cinque malfatti

Che fine avranno fatto il Bucato e il Piegato? Il Molle riuscirà a non addormentarsi ogni momento? E lo Sbagliato? Riuscirà il Perfetto ad essere un po’ meno antipatico? La storia dei Cinque Malfatti ha suscitato grande simpatia e curiosità e sapete come succede, quando una storia ti piace tanto, quasi quasi non vorresti che finisse e così abbiamo pensato di immaginare, per i lettori di Miniscoop, una prosecuzione delle loro avventure.

Non vi ricordate la storia originale? Allora, andate prima a leggere la versione illustrata dalla 1A della scuola Manfredi.

Il Bucato decise, un giorno di iscriversi ad un corso di yoga. Diventò bravissimo perché nessuno come lui riusciva a non arrabbiarsi e a stare sempre tranquillo. Un giorno decise di aprire una scuola di yoga e lui diventò il maestro.

Il Piegato, dopo alcuni anni cadde per caso nella borsa di un postino e insieme a migliaia di lettere fece il giro del mondo. Gli capitarono un sacco di avventure e ad un certo punto decise di scrivere un libro con tutti i ricordi del suo viaggio. Il libro fu venduto in tutto il mondo.

Il Molle pensò che era l’ora di finirla, una volte per tutte, di addormentarsi ovunque e decise di andare dal dottore. Il dottore lo visitò e gli diede una cura per dargli energia: spinaci, frutta, verdure, bibite energizzanti, bistecche e un buon caffè. La cura ebbe effetto e il molle diventò molto attivo, si iscrisse in una palestra, diventò un campione nazionale di atletica leggera e partecipò alle Olimpiadi.

Il Capovolto cambiò città perché il suo papà e la sua mamma erano stati trasferiti di ufficio. Così dovette cambiare scuola. I suoi compagni però lo deridevano sempre perché era diverso da loro. Un giorno organizzarono una partita di calcio e naturalmente non lo invitarono. La partita iniziò quando la campanella della scuola suonò e mentre uscì il Capovolto vide i suoi compagni giocare. Mentre i suoi compagni giocavano, uno di loro si fece male e l’allenatore lo sostituì con il Capovolto, anche se i bambini non erano d’accordo. Il Capovolto giocò benissimo e fece tanti goal di rovesciata. La sua squadra vinse il trofeo di calcio e da quel giorno nessuno lo prese più in giro.

Lo Sbagliato decise, un giorno, di creare un’agenzia che organizzava feste di compleanno. Alle feste si travestiva da pagliaccio e faceva giochi di prestigio, leggeva poesie, ma sbagliava a leggerle e diventavano barzellette. I bambini si sbellicavano dalle risate e anche lui si divertiva tantissimo.

Dopo tanto tempo i cinque Malfatti decisero di riunirsi per tornare a vivere insieme nella loro grande casa sbilenca. Purtroppo il Perfetto era rimasto ancora a vivere lì.

I cinque Malfatti allora decisero di telefonargli. Gli raccontarono che il Bucato era diventato un grande maestro di yoga, il Piegato un grande scrittore, il Molle un campione nazionale di atletica leggera. Il Capovolto aveva vinto il trofeo di calcio e lo Sbagliato era un grande organizzatore di feste.

Alla fine della telefonata gli dissero di fare fagotto e di andarsene e il Perfetto se ne andò via a bocca aperta come un VERO, PERFETTO STUPIDO!

Classe 3A, Scuola Primaria L. Manfredi

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