Avventura nella piramide

Avventura nella piramide

I due fratellini sbirciarono attraverso l’apertura: videro un lungo corridoio, alcune torce appese illuminavano a malapena i muri. Jack ed Annie fecero un respiro profondo, poi si lasciarono alle spalle il sole caldo e abbagliante per avventurarsi, attraverso l’apertura nella parete, dentro la fredda oscurità della piramide.


piramide1Nel corridoio regnava un silenzio… di tomba! Si inoltrarono sempre di più finché giunsero davanti ad una porta di legno. Jack ed Annie la spinsero lentamente e la porta si aprì. La stanza davanti a loro era buia, come se tutta l’aria fosse fatta di inchiostro nero. Si intravvedeva solo un piccolo forziere di legno con colori sgargianti. I due fratelli lo aprirono. Uno strano grido squarciò il silenzio della piramide: una figura spettrale stava scivolando verso di loro. Jack e Annie indietreggiarono. Quel “fantasma” scomparve nell’ombra ghignando e lasciando un odore di pesce ammuffito.

I due bambini corsero spaventati verso la porta inciampando l’uno nelle gambe dell’altra. Quando arrivarono alla meta si udì un cigolio sinistro e con orrore videro la porta chiudersi. Erano in trappola! Jack si avvicinò ad Annie e pianse sul suo petto. Poiché era la sorella maggiore, Jack la considerava una leader. Annie gli diede un bacio sulla fronte e insieme si appoggiarono contro la porta e spinsero forte, ma senza risultato. Allora aprirono di nuovo il forziere pensando a quanto sarebbe stato bello uscire di lì, magari anche con qualche soldino visto che la loro famiglia era povera. Come per magia il forziere fece apparire tante torce che indicavano un’uscita a un metro da loro e anche mille sterline d’oro si infilarono nella tasca di Annie che era rimasta a bocca aperta. La stanza, ora illuminata dalle torce, era vecchia e polverosa. Solo lo scrigno magico era nuovo di zecca. La camera era piena di ragnatele e aveva un odore di muffa. Annie prese il fratellino per mano e insieme corsero verso il corridoio.

Miaooooo!– Jack fece un salto indietro saltando come se avesse dune desertodelle molle sotto i piedi. Sua sorella si avvicinò a passo spedito verso la fonte del miagolio e… ecco un micetto nero e bianco, che la guardava con occhi dolci, girò sui tacchi e se ne andò. -Seguiamolo!- bisbigliò Annie. Inseguirono il gatto per un quarto d’ora e infine videro una luce alla fine del tunnel. La luce del sole! Il gatto si allontanava a grandi balzi attraverso le dune di sabbia. –Grazie, gattone!– fece Annie. La sua coda ondeggiò e poi scomparve. Jack guardò verso le palme: –Sarà meglio che ci sbrighiamo a tornare a casa– disse.

 


Sara M. classe VA, Scuola Primaria A. Gianelli

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