Intervista ad un pallanuotista, Pietro Figlioli

Intervista ad un pallanuotista, Pietro Figlioli

Dopo aver partecipato a quattro entusiasmanti incontri con la giornalista Eva  Perasso, gli alunni  della II D della scuola “Durazzo” hanno provato a fare i “piccoli giornalisti”, intervistando a coppie il personale della scuola, alcuni personaggi famosi e famigliari. Il risultato di questo lavoro è un libretto, rilegato dall’insegnante di classe di Italiano e consegnato agli allievi. Vi proponiamo una di queste interviste, quella al celebre pallanuotista della “Pro Recco”, Pietro Figlioli.

 

Siamo qui in compagnia del nostro ospite, Pietro Figlioli, noto pallanuotista della Pro Recco.

Porremo a lui una serie di domande …incominciamo!

Sei nato in Brasile giusto? Perché hai scelto l’Italia?
Sono cresciuto in Australia, giocavo nella nazionale australiana, comunque… sono capitato qua perché giocavo nel Chiavari nuoto, e, per fare un po’ di esperienza e per il fatto che potevo prendere la cittadinanza italiana perché i miei bisnonni erano italiani, ho deciso per la carriera di diventare italiano.

Sei sposato? Figli?
Sì, sono sposato da quasi quattro anni! Ho due figli: uno di tre anni, Lorenzo, e il più piccolo di tre mesi, Matteo.

Quanti scudetti, olimpiadi hai vinto?
Scudetti cinque o sei, coppe Italia altrettanto, coppe dei Campioni quattro, un oro al Mondiale, un argento alle Olimpiadi e un argento al Word League, tre bronzi sempre al Word League, un bronzo e un argento agli Europei.

Perché hai scelto il Recco?
Perché la squadra del Recco è molto importante, e penso che sia il sogno di ogni pallanuotista italiano e non, e perché è una società seria, che offre la possibilità di migliorare.

Quanto durano gli allenamenti?
A volte 5 o 6 ore. In nazionale arriviamo anche a 7 ore, arriviamo a fine allenamento che siamo stanchi, ma poi ci si abitua.

A che età hai incominciato a giocare a pallanuoto?
Ho cominciato a scuola, ma non molto seriamente… Avevo 13 anni, facevamo 5 settimane all’anno, ho fatto 3 anni così, e al terzo anno, mi hanno visto e mi hanno chiesto di entrare in un club. A 15 anni ho iniziato a seguire allenamenti specifici e a fare partite.

Tua moglie è contenta del tuo lavoro?
No, ma è contenta ugualmente… Patisce quando non sono a casa: si sente sola pur avendo due figli e un cane.

Che numero di calotta sei? Che ruolo hai?
Diciamo attaccante… Però, secondo me, un pallanuotista moderno deve saper fare tutto. Insomma, se la squadra ha bisogno, posso comunque fare tutto, magari non il portiere….

In quante squadre hai giocato?
Molte: in due squadre di campionato in Australia, nel Barcellona, nel Chiavari nuoto, nella R.N. Sori, nella Pro Recco, poi ho giocato nella nazionale italiana, nella nazionale australiana e poi in altre due o tre società piccole in Australia.

Si conclude qui la nostra intervista a Pietro Figlioli!

Valeria P. e  Ludovica V., classe 2 D, Scuola Secondaria di primo grado “Durazzo”

IL LIBRETTO DELLE INTERVISTE

IL LIBRETTO DELLE INTERVISTE

 

 

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