Da Miami a Genova: due esperienze scolastiche a confronto

Da Miami a Genova: due esperienze scolastiche a confronto

Da Miami, Stati Uniti d’America, a Genova… L’esperienza di una studentessa che ha provato i due sistemi scolastici.

La scuola americana

La scuola americana

L’esperienza dell’inserimento nella scuola italiana è stata abbastanza facile.

Pensavo che sarebbe stato più difficile, ma tutti sono stati molto disponibili e hanno fatto il possibile per aiutarmi. Abituarmi alla nuova scuola è stato un po’ più complesso, perché l’organizzazione scolastica è molto diversa da quella americana.

Nella mia ex scuola non c’erano i libretti e tutti i maestri scrivevano i voti su un programma al computer. Un’altra differenza consiste nell’assenza delle divise. Tanti ragazzi credono che sia la cosa piú brutta del mondo, ma io invece posso affermare che è una regola molto positiva, perché non ti devi mai preoccupare di cosa ti metterai per andare a scuola. Non avere la divisa mi dispiace un po’, perché mi devo alzare prima al mattino per scegliere cosa indossare.

La Durazzo

La Durazzo

La cosa che mi manca di più è non avere l’armadietto personale dove puoi riporre i libri che non ti servono, senza preoccuparti che qualcuno te li rubi.
Un aspetto proprio negativo è il fatto di avere un orario con più di dieci materie. L’anno scorso e tutti gli anni precedenti avevo solo cinque materie: matematica, inglese, latino, scienze, e storia. Avere cinque materie mi sembra molto più facile per gli studenti, perché non devono studiare così tanto e soprattutto trasportare dieci libri diversi; inoltre alla fine si imparano le stesse cose.

Dato che in America la giornata scolastica è lunga otto ore, per due di queste si potevano fare i compiti, così a casa non dovevi più lavorare tanto.
Ovviamente starai pensando: “Ma stavi seduta per tutte quelle ore di fila?” Fortunatamente no; ad esempio dopo ogni lezione bisognava raggiungere la classe della lezione successiva, perché ogni maestro ha la propria aula personale.

Al posto delle interrogazioni orali ci sono delle brevi verifiche chiamate “quizzes”, alla fine di ogni argomento; questo secondo me è meglio, perché ogni studente deve studiare sempre, invece di non studiare per un po’ dopo essere stato interrogato.

Per quanto riguarda i voti, non si può comunicare il tuo voto alla classe; è assolutamente vietato, poiché i maestri pensano che questo abbassi l’autostima. Se uno dei miei vecchi maestri venisse qui un giorno e sentisse un professore pronunciare il voto di uno studente in classe, gli verrebbe un infarto.

Per aiutare gli studenti ad imparare l’ utilizzo del computer, ogni studente ha in dotazione il suo computer personale per eseguire compiti, fare ricerche e studiare.

Alla fine non posso scegliere una delle due scuole, né dire che una delle due è migliore, perché sono due sistemi totalmente diversi.

Mi sento fortunata per aver potuto sperimentarle entrambe!

Arianna B., classe 3° L, Scuola media Durazzo

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  • Pingback:Due scuole a confronto | Miniscoop
    Posted at 08:39h, 03 Febbraio Rispondi

    […] l’articolo sul confronto con la scuola Media americana, ecco la nostra scuola italiana paragonata questa volta a quella […]

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