Più tecnologie = più amici?

Più tecnologie = più amici?

La 3 D della scuola Durazzo ha affrontato un tema importante:  si è chiesta se con le nuove  tecnologie sia più facile instaurare e coltivare amicizie vere. La maggior parte degli alunni sostiene di no, alcuni di sì. Ecco i pareri di due allievi.

 

Immagine presa da fastcompany.com

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Per chi usa i social e le nuove tecnologie è più facile instaurare e coltivare amicizie vere?
Sì, secondo me è così. Sono convinto che le nuove tecnologie migliorino la vita sociale delle persone.
Questo per molti motivi. Per prima cosa, secondo me, social network aperti come Facebook e Instagram (questo però più relegato ad ambiti reali, perché basato su sole immagini con relativi commenti) possono dare all’ individuo che ne beneficia la possibilità di una più ampia scelta di amicizie da cui attingere per la realtà di quante essa non ne offra in un contesto, per esempio, cittadino, dandogli più libertà e non relegandolo all’ambito di provenienza.
Piattaforme come i blog e le community, invece, permettono a persone diverse e lontane di incontrare individui con i loro stessi interessi: cosa che potrebbe non succedere vicino a loro. Certamente, si può avere una buona vita sociale anche senza l’uso delle nuove tecnologie, ma queste possono sicuramente aiutare.
Social di chat di gruppo e non, come WhatsApp o i servizi Google Groups, possono aiutare invece a consolidare, quindi coltivare, amicizie preesistenti, accordandosi e, a seconda dei casi, vedendosi o altro, cosa osservabile specie nei gruppi, che però devono ovviamente essere usati sapientemente e non con scambio di messaggi fini a se stessi.
Quindi, per concludere, confermo la mia opinione, perché i social e le nuove tecnologie aiutano a instaurare amicizie, come nel caso dei social/piattaforme aperte (FB, Instagram, blog, community), o, soprattutto, a consolidarle con i sistemi di chat (WhatsApp, G Groups).

Stefano G., classe 3D, Scuola Secondaria di Primo Grado “C. Durazzo”

Nella società odierna il campo della tecnologia sta avanzando sempre di più ed ogni giorno miliardi di persone si connettono sui social network per messaggiare, postare foto, esprimere le proprie opinioni, fare nuove amicizie ed in generale “sentirsi connessi con il mondo”.
La cosa più preoccupante è che un’alta percentuale delle persone che usufruiscono dei social sono bambini o teenager che non hanno compiuto ancora la maggiore età; essi trascorrono buona parte del loro tempo libero online, magari a chattare con persone sconosciute e ad aggiungere fra gli amici estranei, che potranno venire a conoscenza della loro privacy ed in alcuni casi approfittarne con gravi conseguenze.
Spesso i ragazzi non sono consapevoli dei danni che può provocare la conoscenza online di uno sconosciuto, anzi, pensano che, se su Facebook avranno più amici o su Instagram più seguaci, saranno considerati dai coetanei più “fighi” e più popolari; credono anche di avere veramente tanti amici, cosa che è totalmente sbagliata, perchè, una volta offline, questi ragazzi si sentono soli e senza amici, dal momento che, a causa del tempo sprecato su Internet, nella realtà non instaurano nuove amicizie con persone vere con le quali potrebbero comunicare faccia a faccia emozioni e condividere il tempo dal vivo; forse preferiscono e sono soliti chiudersi in casa davanti a uno schermo a parlare con persone che non sanno chi siano realmente.
Credo che i social network, per l’uso che ne viene fatto dai bambini, siano in un certo senso anche dannosi perchè questi mezzi li portano a non uscire di casa, a chiudersi in se stessi, a non sperimentare e a non vivere la vita reale o comunque a non creare nuove relazioni, mentre potrebbero divertirsi di più facendo una passeggiata, giocare in un parco giochi o semplicemente uscire di casa: questo li porterebbe a interagire con persone reali e ad aprire la loro mente invece di limitarla davanti a uno schermo.
A volte i ragazzi vengono influenzati in modo negativo sui social e le cose che vedono o leggono tendono a cambiare le loro opinioni, i loro pensieri, e limitano la loro immaginazione, quando potrebbero discutere di certi argomenti con un amico della loro età, che darebbe sicuramente più spazio alle opinioni dell’altro e lo lascerebbe esprimere.
I genitori, spesso, invitano e aiutano i propri figli a iscriversi a certi siti, magari comprando loro un tablet, un computer o un telefonino senza sapere le conseguenze e l’uso che ne fanno i loro figli.
Certo, spesso la tecnologia è molto utile e se ne può trarre anche dei vantaggi e beneficio, ma deve essere usata con moderazione e, se sono i bambini ad utilizzarla, i loro genitori hanno il dovere di informarsi sull’uso che ne fanno.

Daniela C., classe 3D, Scuola Secondaria di Primo Grado “C. Durazzo”

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
No Comments
  • Alice
    Posted at 17:42h, 10 Ottobre Rispondi

    Sono pienamente d’accordo con Daniela C.

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