Pittori all’aria aperta, tra le nuvole

Pittori all’aria aperta, tra le nuvole

Anche quest’anno siamo andati a Villa Grimaldi a visitare le Raccolte Frugone.
Il palazzo, che si trova nei Parchi di Nervi, è molto antico e un tempo era la residenza di villeggiatura di alcune famiglie nobili genovesi.

Ormai da molti anni è diventato un museo dove sono esposti quadri, disegni e sculture che i fratelli Luigi e Lazzaro Frugone hanno collezionato e poi lasciato in eredità al Comune di Genova.
Noi ci eravamo stati una volta quando frequentavamo la classe prima, con l’artista Anna Calcagno che ci aveva fatto vedere alcuni quadri dove erano dipinti degli alberi. Poi ci aveva insegnato quattro tecniche diverse per disegnare e colorare gli alberi.


In seconda, dopo aver lavorato per molto tempo sul progetto “Leggere…le emozioni” ci siamo ritornati e Anna Calcagno ci ha aiutato a scoprire le emozioni di alcuni personaggi dipinti nei quadri.

Quest’anno ci siamo soffermati sui “cieli”.
Ci ha accolti Valentina, una pittrice che prima ci ha proposto di osservare attentamente tre quadri con dei paesaggi in cui si vedeva bene il cielo con le nuvole.
Il primo è stato “Il mattino”, dipinto nel 1861 da Antonio Fontanesi, che rappresentava una pastorella con alcune delle sue pecorelle; sullo sfondo si vedeva un bellissimo albero che aveva il tronco ricurvo perché in quel punto forse soffiava spesso un forte vento. Il cielo era di una profondità incredibile con delle meravigliose nuvole mattutine.


Il secondo quadro, “Il campo di San Maurizio Canavese”, fu dipinto da Giacomo Grossi nel 1914. Era una pianura con un sentiero vuoto, mentre la maggior parte del dipinto era occupato dal cielo e le vere protagoniste erano le nuvole, fitte e dense. Valentina ci ha spiegato che per realizzare delle nubi così realistiche bisogna mischiare molti colori: grigio, giallo e bianco.


Infine siamo andati al piano superiore e abbiamo osservato il terzo quadro che s’intitolava “Alberi in fiore” di Eugenio Gignous, dipinto nel 1878. Si vedevano dei bellissimi alberi in fiore, in mezzo ad un prato fiorito con delle pecorelle. Anche in questa opera c’era un cielo nuvoloso.


Ogni volta abbiamo fatto degli schizzi a matita, su dei fogli che ci ha distribuito la nostra guida, dei particolari che ci sono piaciuti di più.
Prima di uscire dal Museo Valentina ci ha spiegato che per capire veramente un quadro bisogna anche immaginarsi i suoni che c’erano quando il pittore l’ha dipinto. Così ci siamo divisi in quattro gruppi e ognuno ha provato a imitare alcuni suoni: quello del vento, degli uccelli, delle pecore e dei grilli. Quando abbiamo provato tutti assieme il risultato è stato strabiliante: una vera e propria orchestra!
Poi siamo andati nel Roseto e ognuno di noi ha scelto uno scorcio e l’ha disegnato prima a matita e dopo l’ha dipinto con gli acquerelli, con particolare attenzione al cielo sullo sfondo, che era un po’ nuvoloso.

Alice, Federico S., Matteo, classe IV, scuola primaria Da Verrazzano

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