Nelleche e Luce, le signore dei cieli – Parte I

Nelleche e Luce, le signore dei cieli – Parte I

La classe 3B,  Scuola Primaria Da Verrazzano, inizia il terzo racconto della «mitica staffetta» dell’Istituto Comprensivo Quinto Nervi di Genova. Dallo spunto lanciato dal maestro Franco Lorenzoni nasce il mito tutto al femminile di Nelleche e Luce: anche questa volta una storia avvincente e commovente.

Un tempo molto lontano, quando il tempo non era ancora tempo, luce e buio vivevano ancora intrecciati insieme perché non si erano ancora separati.
Nessuno poteva scorgere le ombre, allora, ma un giorno tutto cambiò…

Nell’oscurità del mare, dentro ad una conchiglia viveva una fanciulla bellissima, si chiamava Nelleche. Aveva lunghi capelli biondi e si nutriva di alghe e coralli.


I suoi occhi erano scuri come le rocce del vulcano che emergeva dal mare dove lei stava nascosta.

Passava il tempo cantando delle soavi melodie con la sua voce delicata. Le note delle sue canzoni volteggiavano nell’aria ed ogni volta che quelle più acute si scontravano… puffff: si creavano tanti uccelli diversi, piccoli, grandi, colorati, bianchi, neri, con grandi ali o con piccole ali veloci nel volo. Le note più basse, invece, quando picchiavano una contro l’altra, creavano prati, montagne altissime o dolci colline verdi, coperte da alberi e fiori.


Ma gli occhi neri di Nelleche erano tristi ed impauriti: temeva che il dio Vulcano potesse arrabbiarsi e se ciò fosse accaduto, avrebbe prodotto una grande eruzione e tutto quel magnifico creato sarebbe stato inghiottito nel buio dalla sua lava e dalle sue lingue di fuoco. Per questo cantava e cantava dolci melodie, per tenere il vulcano tranquillo.

Classe 3B,  Scuola Primaria Da Verrazzano

[La seconda parte del mito «Nelleche e Luce signore dei cieli», a firma della 4A Da Verrazzano, verrà pubblicata il 25-4-2018, alle ore 8.00. N.d.R.]

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