Fotografare… che mito!

Fotografare… che mito!

Quest’anno la nostra scuola ha proposto un progetto dal titolo: “Leggere i miti” e ogni classe ha potuto partecipare a diverse attività su questo tema. La nostra classe, la II A, ne ha scelta una in particolare, un progetto fotografico: “Fra mito e realtà: le immagini che cambiano lo sguardo”. Con questo articolo vi raccontiamo cosa abbiamo fatto.

Nella prima fase del progetto “Fra mito e realtà: le immagini che cambiano lo sguardo” due esperti del settore, Marco Bertora e Carla Grippa, ci hanno fatto, a scuola, una lezione di tecnica fotografica e di vero e proprio allenamento allo sguardo. È stato incredibile accorgersi di ciò che normalmente non vediamo, attraverso lo sguardo sensibile, attento ed esperto di grandi fotografi…

La fase successiva è stato poi di esperienza diretta e… dove trovare miti da fotografare? La scelta delle nostre professoresse è stato Palazzo Reale, in via Balbi a Genova, una dimora signorile del ‘500, fra arazzi, affreschi, sculture e arredi preziosissimi… che esperienza emozionante!

Armati di occhio allenato, di macchine fotografiche e dell’aiuto dei nostri amico fotografi ci siamo lanciati.

All’inizio eravamo un po’ titubanti… cosa scegliere, quale inquadratura, che sfondo, particolari o immagini intere? In un attimo la sala degli specchi si è trasformata in un magico laboratorio fotografico, chiuso al pubblico e reso disponibile solo ai nostri occhi curiosi.

Con le luci spente e le torce alla mano per esaltare particolari e forme, statue e affreschi sembravano prendere vita e così abbiamo cercato di catturarne attimi con l’obiettivo. È stata un’esperienza unica, frutto della nostra creatività, dell’impegno delle nostre professoresse Benvenuti e Giordano, della disponibilità e competenza del personale del museo, della disponibilità e passione dei nostri fotografi. Grazie a tutti!

Classe II A, Scuola Durazzo

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
1 Comment
  • Francesco
    Posted at 22:16h, 05 Gennaio Rispondi

    Partecipare a questo laboratorio è stato interessante e divertente. Un qualcosa diverso dal solito che mi ha fatto scoprire un ambito fantastico

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