Gli scherzi dell’acqua e dell’aria

Gli scherzi dell’acqua e dell’aria

La classe IV A della Scuola Primaria Da Verrazzano ha aderito con la maestra Antonioli al progetto “Le ricercatrici: pazze scienziate che si divertono come pazze”, una collaborazione tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il nostro IC. Tra tutti gli argomento proposti, la classe IV A ha scelto quello che riguarda l’acqua e l’aria. In questo articolo la cronaca di una giornata vissuta da veri scienziati.

Venerdì 9 novembre 2018 è venuta nella nostra classe la ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Sabrina Presto e ci ha fatto vivere una vera giornata da ricercatori! Infatti ci ha fatto eseguire diversi esperimenti con l’acqua e l’aria, chiedendoci di prendere appunti sul nostro quaderno per poi scrivere un vero articolo scientifico, così come fanno i ricercatori durante il loro lavoro.


Noi già conoscevamo alcune caratteristiche dell’acqua e dell’aria studiate l’anno scorso, ma non avevamo mai fatto gli esperimenti proposti dalla ricercatrice.

Esperimento 1

Per il primo esperimento abbiamo usato bottiglie di plastica vuote (di acqua!) e piccole palline di carta. Con la bottiglia tenuta orizzontale sul banco e posizionando la pallina di carta nel collo della bottiglia dovevamo soffiare dentro alla bottiglia e osservare se la pallina entrava o usciva.


Abbiamo formulato le nostre ipotesi e quasi tutti ci aspettavamo che la pallina entrasse sempre nella bottiglia e invece… poiché la bottiglia vuota è in realtà piena di aria non c’è posto per la pallina di carta, a meno di non soffiare in modo da far uscire dell’aria dalla bottiglia. Allora la pallina entra!

Esperimento 2

Per il secondo esperimento abbiamo usato l’acqua, dei contenitori di plastica trasparenti, dei bicchieri di plastica trasparenti e della carta assorbente. Abbiamo infilato la carta assorbente sul fondo del bicchiere in modo che aderisse bene. Poi abbiamo riempito il contenitore di acqua anche oltre l’altezza del bicchiere e abbiamo immerso il bicchiere capovolto nell’acqua (perpendicolare, mi raccomando!). Incredibile! La carta rimane asciutta! Questo perché nel bicchiere c’è aria e l’acqua non può entrare.

Esperimento 3

Per il terzo esperimento abbiamo usato acqua, una bottiglia di plastica trasparente e un piccolo imbuto.
La ricercatrice ci ha chiesto di travasare l’acqua nella bottiglietta attraverso l’imbuto, ma facendo pressione sul collo della bottiglia in modo da bloccare ogni fuga di aria tra l’imbuto e la bottiglia. Il risultato è stato diverso dalle nostre ipotesi e dalle nostre aspettative: l’acqua rimaneva nell’imbuto e non poteva entrare nella bottiglia perché non c’era posto anche per lei, essendo la bottiglia piena d’aria.

Esperimento 4

La ricercatrice Sabrina ha portato una comune confezione trasparente di ketchup, riempita però di acqua. Ne ha versato un po’ in un contenitore per farci vedere che quando esce l’acqua, entra aria all’interno della confezione, infatti noi abbiamo visto delle bollicine.

Esperimento 5

Sabrina ha portato per noi dei contenitori particolari dal suo laboratorio: due beker e una beuta che si potevano collegare tra di loro tramite dei tubicini e acqua colorata (con colorante alimentare). I contenitori sono stati posti sul piano della cattedra alla stessa altezza, usando dei supporti.

Una nostra compagna ha iniziato a versare l’acqua nel primo beker. L’acqua ha riempito il primo beker; quando ha raggiunto l’altezza del tubicino collegato al secondo beker l’acqua è passata nel secondo contenitore attraverso il tubicino. Abbiamo aspettato che l’acqua nei due beker si stabilizzasse per notare che il livello dell’acqua era uguale! Per essere sicuri abbiamo misurato il livello dell’acqua con un righello.


Un altro compagno ha versato acqua nel secondo beker; quando il livello dell’acqua ha raggiunto il tubicino collegato alla beuta l’acqua è passata anche nel terzo contenitore. Abbiamo di nuovo aspettato che l’acqua si stabilizzasse e… il livello dell’acqua nei due beker e nella beuta era uguale!

Esperimento 6

L’ultimo e divertentissimo esperimento è stato quello dell’umidificatore portato da Sabrina. L’umidificatore da laboratorio è un contenitore cilindrico che abbiamo riempito (non completamente) di acqua e chiuso con un tappo.

Il tappo è forato e collegato all’interno del contenitore con due tubi che non toccano il fondo ma sono nell’acqua. Nel terzo foro ognuno di noi ha infilato una cannuccia di plastica che rimaneva nella parte di contenitore con l’aria. A turno abbiamo soffiato aria attraverso la cannuccia all’interno del contenitore e… ci siamo fatti tutti una bella doccia rinfrescante!

Infatti soffiando, abbiamo introdotto aria nell’umidificatore occupando il posto dell’acqua che quindi è fuoriuscita dai due fori.

Questa esperienza è stata interessante e anche molto divertente!


Abbiamo visto e imparato i comportamenti dell’acqua e dell’aria e per un giorno ci siamo sentiti dei veri scienziati pazzi!

Classe IV A, Scuola Da Verrazzano

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