#iorestoacasa. Pensieri… in movimento

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Poco prima che chiudessero le scuole per il coronavirus, durante le ore di attività alternativa stavamo svolgendo delle ricerche sulle Olimpiadi… poi tutto ad un tratto la scuola, lo sport, le nostre abitudini e molti altri aspetti della nostra vita sono cambiati…

La nostra ricerca: Olimpiadi di Tokyo 2020 (rinviate)

Le Olimpiadi moderne , dette anche Giochi olimpici, sono state istituite nel 1896 su proposta del barone Pierre de Coubertin. Egli voleva far rivivere lo spirito dei più famosi giochi sacri dell’antichità, celebrati a Olimpia in onore di Zeus. Le Olimpiadi sono organizzate ogni quattro anni dal Comitato internazionale olimpico (C.I.O.) in città diverse e con regole precise. A esse dal 1924 si affiancano le Olimpiadi invernali e dal 1960 anche le Paralimpiadi, dedicate ad atleti con disabilità.

Bandiera del Comitato Paralimpico Internazionale

I Giochi raccolgono sotto un’unica bandiera atleti provenienti da quasi tutti i paesi del mondo. La bandiera olimpica raffigura cinque cerchi di colore diverso, intrecciati a simboleggiare l’unione dei popoli dei cinque continenti.
Dal 1896 le Olimpiadi sono state interrotte due volte: a causa della Prima e della Seconda guerra mondiale.
Quest’anno le Olimpiadi, programmate per il 2020 a Tokyo, sono state invece rinviate al 2021 per il coronavirus e la conseguente pandemia.

Il Giappone però non ha voluto rinviare la celebrazione dell’accensione della fiamma olimpica. Questa scelta è stata fatta proprio per trasmettere un segnale di speranza a tutti.
Si è trattato di una cerimonia modificata rispetto alle edizioni precedenti per poter rispettare i livelli di sicurezza, mantenendo il distanziamento sociale.
Il 12 marzo si è tenuta presso lo stadio di Olimpia, in Grecia, le tradizionale cerimonia di accensione e la fiaccola è stata consegnata ai rappresentanti di Tokyo 2020. La fiamma è quindi partita il 19 marzo per via aerea per arrivare il giorno seguente nella città di Matsushima. La località è stata scelta perché si trova nella zona più colpita dal terremoto del marzo 2011 che ha causato anche il disastro nucleare di Fukushima. Successivamente due atleti giapponesi, ambasciatori ufficiali della staffetta della fiamma olimpica, hanno acceso il braciere posizionato al centro del palco.
La fiamma Olimpica di Tokyo 2020, per prevenire la diffusione del coronavirus, attualmente non è più esposta al pubblico ed è conservata in Giappone, in una località sconosciuta.

Alberto D., Lorelai G., Mario C. e Paola M., classe V B, Scuola Da Verrazzano

Le nostre riflessioni sulla quarantena senza sport

Oggi è primavera, ma sembra inverno, non perché sia freddo o piova, anzi: qui le giornate sono bellissime, gli alberi sono fioriti e gli uccellini cinguettano. Ma tutto questo possiamo vederlo solo dal terrazzo.

Infatti non si può più uscire, vedere gli amici e neppure fare sport. Ed è molto tempo che non si può neanche andare a scuola, adesso si fanno le lezioni on-line, ma purtroppo non è la stessa cosa perché non posso più giocare insieme ai miei compagni. Io sono in Emilia Romagna, una delle zone più colpite. Qui vivono anche le mie cugine; prima era nostra abitudine vederci tutti i giorni, ma adesso non possiamo. A parte studiare e guardare un po’ di TV, mi chiedo: che cosa possiamo fare?
La risposta ce l’ho già: dobbiamo restare a casa… insomma anche se è difficile, noioso e faticoso dobbiamo tenere duro.

Lorelai G.

Io penso sempre allo sport acquatico, ma posso soltanto fare palestra sul terrazzo condominiale del caseggiato dove abito.
Sono triste perché sto rischiando di non effettuare due gare che con la mia squadra potrei, con buona probabilità, vincere. Ogni giorno, fatti i compiti, guardo una partita di pallanuoto, rispondo a molte domande che mi fa il mio allenatore su di essa e poi faccio palestra. In casa gioco con la palla da pallanuoto e faccio dei passaggi con mio fratello nello spazio tra i materassi del letto a castello e dei tiri contro il muro.
Non vedo l’ora di rientrare a scuola e anche nello sport.

Paola M.

Ora che c’è la quarantena, non possiamo più praticare lo sport.
Io ho già una soluzione per me: innanzitutto esco sul mio terrazzo, porto fuori il cane e ho una cyclette che mi fa andare in bici.
Ora che non si può fare sport, un sacco di programmi sportivi in TV, dato che non possono guadagnare, iniziano a dare gratis il loro servizio oppure a mandare in onda repliche dell’anno scorso.
A me manca andare a tennis, non so quando ci tornerò ma sono certo che non mi ricorderò molto!

Mario C.

Siamo chiusi in casa ormai da settimane, sono stato molto fortunato a poter stare in montagna fino all’8 marzo, ma dopo hanno chiuso gli impianti e con loro tutte le attività sportive all’aperto e nelle palestre.
Prima di questo periodo di quarantena, lo sport era parte della mia giornata, ogni giorno facevo attività e nel weekend sciavo, la cosa che mi piace di più.
Mi manca molto il mio sci club e poter stare con i miei compagni, mi manca correre all’aria aperta e giocare con gli amici.
In attesa di poter di nuovo fare sport fuori di casa, mi tengo allenato per quello che si può facendo esercizi in salotto insieme a papà e a mia sorella.
Ogni giorno facciamo un allenamento diverso per esercitare i diversi muscoli, è molto divertente e stiamo migliorando nella resistenza, nella forza e nell’agilità. Dopo gli allenamenti facciamo un po’ di stretching per allungare i muscoli utilizzati.
Certo tutto questo non è come una giornata di sci in montagna con gli amici ma abbiamo imparato ad essere felici per quello che possiamo fare in questo momento in cui tante cose mancano.

Alberto D.

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
1 Comment
  • OPPEDISANO ANTONELLA
    Posted at 23:40h, 18 Giugno Rispondi

    Bravissimi ragazzi, emozionante leggere di Voi! Ottimo lavoro!
    Maestra Antonella

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