Gita al Castello della Manta

Gita al Castello della Manta

Venerdì 10 marzo le classi I E e I D sono partite per andare in visita al castello della Manta (CN).

#annoscolastico2022-23

Ci siamo ritrovati tutti alle 6:45 in corso Europa e alle 7:01 siamo partiti in pullman .
Il viaggio è durato più o meno due ore ed è stato molto divertente .
All’inizio abbiamo ascoltato la musica e, circa tre quarti d’ora prima dell’arrivo, ci siamo messi tutti a cantare . “Povere le nostre orecchie!” . Appena arrivati, dopo una breve pausa merenda per riprendere le forze, abbiamo iniziato subito a visitare il castello.
Innanzitutto abbiamo visitato la cappella, dove si trovano i resti del corpo di Michele Antonio (uno dei proprietari del castello) e anche dei bellissimi affreschi che raccontano la storia di Gesù di Nazareth; poi la guida ci ha raccontato la vita di Valerano (signore colto e raffinato che trasformò la struttura fortificata, che già esisteva nel XII secolo, in un vero e proprio castello) e di un suo successore, cioè proprio Michele Antonio. Infine abbiamo visto tutte le stanze tranne la camera di Michele Antonio perché una restauratrice ne stava ricostruendo il pavimento.

Pausa merenda
Cappella

Abbiamo visto la cucina con al suo interno un pozzo e un camino. Il pozzo era molto importante, perché in caso di attacco nemico la prima cosa che gli avversari provavano a togliere era l’acqua: nella vita quotidiana era indispensabile averne a disposizione, per non dovere andare fino al villaggio a prenderla. Abbiamo visto il cantinone dove c’era una dispensa molto grande, dai muri spessi e molto fredda (una sorta di “frigo naturale”), che un tempo conteneva tantissime scorte di cibo.

La cucina
Il cantinone
Il pozzo

Poi abbiamo visto la sala degli alberi, con pareti decorate da pitture di alberi, perché Valerano era appassionato di botanica, la biblioteca, la sala con i trofei di caccia (dove c’era una portantina di pelle di elefante), la grandiosa sala baronale (con gli affreschi di personaggi importanti, tra cui Carlo Magno e Goffredo di Buglione, e della Fontana della Giovinezza), la sala delle Grottesche, la galleria delle Grottesche (dove c’erano affreschi raffiguranti vari miti, per esempio quello di Perseo che uccide Medusa), e una sala dove  abbiamo dovuto camminare su un lungo tappeto per evitare di calpestare, e quindi danneggiare, il pavimento molto antico.

La sala degli alberi
La sala dei trofei
La portantina in pelle di elefante
Carlo Magno e Goffredo di Buglione
La fontana della giovinezza
Galleria delle Grottesche
Perseo e Medusa

Dopo una breve pausa pranzo abbiamo fatto un laboratorio in cui ognuno di noi, travestito con abiti forniti dalle guide, doveva recitare un ruolo (i ruoli del popolo erano boscaioli, sentinelle, venditori, cacciatori, mentre i ruoli dei nobili erano balestrieri, arcieri, cavalieri, dame).

Successivamente  abbiamo iniziato a recitare: prima il popolo, poi i nobili. Dopo una lunga e divertente giornata siamo ritornati sul pullman, dove abbiamo iniziato a fare amicizie e cori.
Qualche giorno dopo, in classe, abbiamo fatto un sondaggio tra noi ragazzi della I E e quelli della I D per vedere se la gita fosse piaciuta. Le domande erano le seguenti:

1) Vi è piaciuta la gita ?

2) Cosa vi è piaciuto di più della gita?

3) Vi è piaciuto il laboratorio?
Abbiamo così scoperto che l’uscita è piaciuta a tutti; in particolare sono stati apprezzati il laboratorio di recitazione e il viaggio in pullman che ha permesso alle due classi di conoscersi e di fare amicizia.
In conclusione è stata una esperienza molto interessante e divertente.

Sofia B. e Virginia G., classe I E, “I PINGUINI TATTICI NUCLEARI”, Scuola “Durazzo” sede, a.s 22/23

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