In classe con Scaramuzzino per scoprire storie di migranti e rifugiati

In classe con Scaramuzzino per scoprire storie di migranti e rifugiati

Il 19 settembre 2016 nella nostra classe, insieme ai nostri compagni di quinta, abbiamo ospitato Giorgio Scaramuzzino, un attore di teatro, che scrive anche libri per bambini. E’ venuto a scuola per provare una parte del suo nuovo spettacolo che racconta storie di migranti e rifugiati, insieme a due ragazze che lo aiutano nella regia: Barbara e Valentina.

img_0019Lo scopo della sua prova era quello di verificare se i bambini della nostra età possono capire questi argomenti o se ci saremmo annoiati.

Per noi è stato molto interessante e in alcuni momenti anche divertente perché alternava dei quiz rivolti ad alcuni di noi per farci riflettere sulle idee che abbiamo sul problema dei migranti e del razzismo, ad altre parti in cui raccontava storie vere di persone emigrate da paesi lontani.

Per introdurre alcuni racconti di rifugiati che cercano di trovare una nuova vita in paesi più ricchi, dove non c’è la guerra, img_0023utilizzava favole in cui gli animali protagonisti, come il leone e la iena, impersonavano caratteristiche di umani egoisti e crudeli oppure coraggiosi e onesti.

Abbiamo scoperto molte cose che non sapevamo, per esempio chi sono i rifugiati: persone che scappano dalle guerre o perché nel loro Stato verrebbero arrestate per le loro idee. Così vanno in un altro paese e chiedono l’asilo politico, per essere protetti.

Ci ha colpito molto sapere che i migranti fanno spesso dei viaggi lunghissimi e pericolosi e che ad ogni confine di stato, spesso, img_0022per riuscire a passare, devono pagare i militari corrotti.
In certi momenti è stato triste, perché Scaramuzzino raccontava anche storie di persone che durante il loro viaggio sono morte.

Molte di queste persone, però, fuggite ad esempio dalla Siria o dall’Eritrea, dopo tante avventure, sono riuscite a raggiungere la Germania o altri paesi ricchi, a trovare lavoro, a mandare i loro bambini a scuola e a vivere tranquilli.

Ci ha raccontato anche una bella storia di due italiani che all’inizio del 1900 partirono da Reggio Calabria per emigrare in America. Dopo un lungo viaggio per raggiungere Genova a piedi, volevano imbarcarsi su una nave diretta a New York. Uno dei due fratelli riuscì a partire, l’altro spaventato dalle notizie di 600 migranti italiani morti durante l’attraversamento dell’Oceano, decise di fermarsi in Liguria.
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Non vi diciamo come è andata a finire questa storia, perché è una vera sorpresa, che ci ha stupito tutti.

Vi consigliamo però di andare al teatro dell’Archivolto, a novembre, a vedere lo spettacolo che s’intitola: “Senza sponda”.

 

Classe 4, scuola Primaria Da Verrazzano

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
10 Comments
  • giorgio
    Posted at 19:04h, 07 Ottobre Rispondi

    io vi ringrazio di cuore e vi aspetto a teatro. Giorgio.

  • Vale p
    Posted at 21:16h, 07 Ottobre Rispondi

    Peccato che non c’ero😡

  • Lucia R.
    Posted at 10:55h, 08 Ottobre Rispondi

    E’ stato molto bello vedere lo spettacolo.
    4 Da Verrazzano.

  • mammabarbara
    Posted at 11:30h, 08 Ottobre Rispondi

    È stato stupendo lo spettacolo ve lo consiglio molto

  • Mattia 4 a Da Verrazzano
    Posted at 12:35h, 08 Ottobre Rispondi

    Mi sono piaciute molto le storie che raccontava Scaramuzzino !

  • Matteo D.
    Posted at 13:31h, 08 Ottobre Rispondi

    Ho imparato tante cose sui migranti che non conoscevo. Mi è piaciuta molto la storia dello spettacolo sugli italiani.

  • Alice
    Posted at 17:26h, 08 Ottobre Rispondi

    A me è piaciuta tantissimo quest’esperienza e vi consiglio di andare a vedere questo spettacolo a teatro. Abbiamo imparato cose che prima non sapevamo
    Alice

  • Federico R.
    Posted at 16:19h, 09 Ottobre Rispondi

    È stata un’esperienza interessante e coinvolgente.
    Federico R.

  • silvia A.
    Posted at 17:06h, 17 Ottobre Rispondi

    A me piacevano molto le storie del leone e della gazzella.
    Silvia A.classe 4a Da Verrazzano

  • VITTORIA GANDOLFO
    Posted at 10:01h, 24 Dicembre Rispondi

    E’ stato molto divertente e oltre a quello mi è anche servito a distrarmi un po’.
    Ma ho anche imparato delle cose nuove!
    Vitto G.

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