07 Giu “Dialogo nel buio”, un’esperienza indimenticabile
Giovedì 14 aprile la classe 2C ha partecipato ad un laboratorio e visita di “Dialogo nel buio”, al Porto Antico di Genova, dove ha potuto sperimentare la realtà delle persone non vedenti. Ecco uno dei commenti che potete ritrovare sul Padlet realizzato da tutti gli alunni (cliccate sul link in fondo all’articolo).
Questa uscita mi ha aperto gli occhi rispetto a molte altre, perché, non è la visita di un museo o di una mostra, quindi una cosa che almeno tutti hanno già fatto, ma qualcosa di nuovo e diverso dal solito.
È stato molto emozionante, subito appena siamo entrati avevo un po’ paura, perché non vedevi più niente e l’ansia iniziava a salire, in più era un buio artificiale e quindi non potevi abituartiti come succede quando sei in una normale stanza a luci spente.
Dopo un po’ ho incominciato ad ambientarmi e a capire che mi potevo fidare ciecamente (nel vero senso della parola) della guida e di quello che ci diceva.
Il progetto è durato circa 45 minuti ma a me è sembrato molto meno. In questo progetto abbiamo usato tutti i sensi tranne la vista ed è stata una cosa sensazionale era tutto molto più difficile quasi impossibile, ho capito che le cose per cui noi ci lamentiamo tutti i giorni, quelle inutili cose, non sono nemmeno un quarto delle vere disgrazie che accadono al mondo.
Appena siamo usciti dalla stanza, tutto per noi era finito, tutto era tornato alla normalità, si, forse dovevamo ancora abituarci alla luce, al fatto che di colpo abbiamo ti cominciato a vedere, ma comunque noi ci vedevamo.
Ci sono persone che si svegliano e non vedendo niente, mangiano e non sanno com’è fatto ciò che mangiano, ascoltano la TV perché loro non possono vederla, ci sono persone che non sanno come é fatto il mondo, come sono i loro amici, parenti, è tutto questo io non riuscirei a sopportarlo, mentre i non vedenti mostrano che anche con un semplice bastone e un po’ di coraggio il mondo può andare avanti, loro si che sono persone forti. Comprendono una parte di chi rende l’impossibile possibile.
Il dialogo nel buio è stata un’esperienza unica e indimenticabile, che mi ha toccato il cuore, non è stato solo entrare in una stanza completamente al buio e non vederci più niente, ma imparare come i ciechi vedono il mondo, capire come si può affrontare la vita non vedendo niente ma solo ascoltando, assaggiando, toccando e annusando. So che mi ricorderò di questo progetto per sempre perché è stato davvero speciale.
Queste e altre considerazioni sull’esperienza fatta le troverete su: http://padlet.com/camilla_siccardi/dialogonelbuio
Margherita C., classe 2C, Scuola Secondaria di 1° C. Durazzo
Sullo stesso tema, vedi anche questo articolo articolo.
Alice
Posted at 19:09h, 14 GennaioVorrei tanto andarci anch’io, ma in questi tempi sono molto occupata…
VITTORIA 5 A
Posted at 10:32h, 08 DicembreUn iniziativa FANTASTICA!!!!! Chi ha avuto l’idea? Voglio proporla alle mie maestre.