Il Virus visto dalla parte dei Ragazzi e Bambini (parte VI)

Il Virus visto dalla parte dei Ragazzi e Bambini (parte VI)

Buongiorno cari lettori e care lettrici, siamo arrivati all’ultimo appuntamento di presentazione dei nostri lavori, preparati nell’ambito dell’iniziativa promossa dell’Associazione Culturale Nervi Renaissance.

Con questo articolo, in cui presentiamo il video preparato dalla classe III H concludiamo la presentazione dei nostri elaborati e dei nostri pensieri sulla situazione che abbiamo e stiamo purtroppo ancora vivendo.

“Questo lavoro non mi è piaciuto perché mi sembra triste, molte persone sono morte e quindi secondo me dovremmo fare un lavoro più positivo.” (Egle, I G)

“ Il Covid ci ha tolto molte cose tra cui il sorriso degli adulti o delle persone pessimiste perché tristi e sole; quello dei bambini o delle persone ottimiste perché stavolta il loro sorriso è stato coperto da una  mascherina. Un’altra cosa importante che ci ha tolto è la libertà, che fino a un po’ tempo fa ci sembrava un diritto. Il Covid peró ci ha anche insegnato a essere creativi, a inventarci sempre nuove cose, e a curare di più noi stessi durante la quarantena. Nonostante ciò quando guardo i film, dove le persone si abbracciano, mi chiedo quando riporteremo farlo anche noi.” (Nicole, I H)

“Inizialmente mi sembrava una consegna troppo difficile, perché ogni cosa che mi veniva in mente sull’argomento mi infastidiva. In un secondo tempo ho scelto un concetto sul quale lavorare (l’idea di distanziamento sociale) e ho utilizzato personaggi che a me piace disegnare per rappresentarlo.” (Elisa, I G)

“Per me il lavoro che abbiamo realizzato è stato fondamentale per farci capire la situazione che stiamo vivendo e che è importante rispettare le regole date; inoltre ci ha fatto riflettere sul fatto che non è un gioco ma una cosa reale che dobbiamo affrontare per poter andare avanti.” (Noemi, III H)

“Rispettiamo le norme anti COVID per uscire da questa schiavitù al più presto.” (Filippo, II G)

“Ripensando al lavoro mi viene in mente solo la parola inferno perché è stato bruttissimo non poter vedere e abbracciare i miei amici oppure anche solo avere l’abitudine di uscire da casa la mattina a febbraio, marzo, aprile del 2020.” (Giuseppe, I G)

“Il lockdown ha fatto impazzire tutti, non solo per la prigionia ma anche perché non si sapeva più cosa pensare. Bisognava avere dieci occhi per tenere sempre sotto controllo tutti i giornali e gli articoli online, e venti orecchie per sentire le opinioni di tutti. Questo lavoro non mi ha entusiasmata tantissimo perché non mi è mai piaciuto il fatto di dover disegnare per lavoro, ma contemporaneamente l’ho trovato originale e con scopo comprensivo.” (Bianca, I H)

Se avete perso i video della altre classe potete rivederli: I G, II G, III G, I H e II H. Buona visione!

Tutte le classi della Scuola Durazzo Succursale

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