Letture sull’amicizia (parte 2)

Letture sull’amicizia (parte 2)

Nella classe II A, della Scuola Secondaria Durazzo, la prof.ssa Gobessi ha proposto letture e discussioni sull’amicizia. A seguito di tali spunti i ragazzi e le ragazze hanno prodotto dei testi. Dopo aver letto l’articolo di Carola pubblichiamo il punto di vista di Ludovica.

#annoscolastico2022-23

Vi proponiamo in questo articolo il secondo dei due testi scelti dall’insegnante che rispondono alla seguente traccia.

Eleanor Roosevelt afferma: “Molte persone entreranno ed usciranno dalla tua vita, ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore”. Racconta il valore che l’amicizia assume per te, evidenziando i tuoi stati d’animo e sentimenti.

Ludovica ci racconta:

Molte persone entreranno ed usciranno dalla tua vita, ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore”, come dice Eleanor Roosvelt. Anch’ io condivido la sua opinione, in base ad alcune esperienze che ho vissuto in passato.
Alle elementari molte mie compagne di classe erano con me gentili e la loro compagnia era di mio gradimento. Ma, col passare degli anni, mi sono accorta che la nostra amicizia non era importante per loro quanto lo era per me. Per questo, ancora oggi, tendo a essere poco fiduciosa, pensando che alle altre persone non faccia piacere la mia compagnia. Di conseguenza non sono ancora riuscita a trovare il mio vero amico. È interessante anche la citazione del famoso scrittore latino Cicerone “Bisogna scegliere con attenzione il proprio migliore amico”. A volte, però, mi chiedo se dobbiamo per forza trovare il migliore amico e stilare delle classifiche. L’amicizia è sacra e non c’è bisogno di considerare un amico più importante rispetto agli altri, perché tutte le amicizie hanno lo stesso valore. Ovviamente tutti siamo attratti dall’idea di avere un migliore amico, perché ci fa sentire importanti o che abbiamo qualcosa in più che gli altri non hanno. A volte proprio l’ansia di avere un vero amico ci fa pensare che certe persone lo siano, ma in realtà non lo sono. Questo tipo di amicizia, come Aristotele insegna, è fondata sull’utile, sul desiderio di aver qualcosa solo per il gusto di averla, oserei dire.

A volte mi sento un po’ triste, visto che non ho ancora trovato il mio vero amico, ma poi mi accorgo di altre persone che hanno solo quello e nessun altro amico. Allora mi sento fortunata ad avere tante amicizie, ancora in via di “sviluppo”.

Anch’io, come sembra un po’ ovvio, ho degli amici a cui tengo un po’ di più, per un motivo o per l’altro, ma il mio consiglio è di provare a coltivare le amicizie.

Concludo con un aforisma di W. Shakespeare: “Quegli amici che hai e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua anima con uncini d’acciaio”.

Quanto amore ci sarebbe al mondo se riuscissimo a farlo con tutti i nostri amici?!

Ludovica, classe II A, “LA CARICA DEI 23”, Scuola Durazzo Sede, a.s. 22/23

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